Oggi Parliamo di assegni Famigliari e riportiamo un articolo tratto dalla rivista "La legge per Tutti ":
Calcolo arretrati assegni familiari
Ti sei accorto, dopo anni, che avresti avuto diritto agli assegni al nucleo familiare (Anf) a carico dell'Inps, ma tu non li hai richiesti al datore di lavoro? Forse non tutto è perduto: devi infatti sapere che è possibile chiedere gli assegni familiari arretrati, ma
entro 5 anni, prima che si verifichi la prescrizione. Il datore di lavoro a cui vanno richiesti gli assegni è quello presso il quale hai prestato servizio nel periodo di spettanza degli assegni, anche se l’attività è cessata: solo in caso di accertata impossibilità, per la ditta, di anticipare gli assegni, puoi chiederli direttamente all’Inps (seguendo la stessa procedura valida per gli assegni familiari ordinari). In nessun caso puoi richiedere gli assegni arretrati, relativi a periodi lavorati in un’altra impresa, al nuovo datore di lavoro. Gli Anf arretrati si prescrivono in 5 anni. A questo proposito, ricorda che il periodo di spettanza degli assegni familiari parte il 1° luglio di ogni anno per terminare il 30 giugno. Ma come si fa il calcolo degli assegni familiari arretrati? Questo dipende dal reddito dell'intero nucleo familiare e dalla composizione del nucleo stesso: ogni anno sono previsti importi diversi collegati a una determinata composizione del nucleo familiare, al numero dei componenti e alla fascia di reddito diverse del nucleo. Devi comunque essere sicuro che questi emolumenti ti spettino, verificando i requisiti per gli assegni al nucleo familiare.
Come si calcola il reddito del nucleo familiare?
Il diritto agli assegni familiari dipende dal reddito complessivo del nucleo familiare, che non deve superare i limiti annui indicati dalla legge e che deve essere composto per almeno il 70% da redditi derivanti da lavoro dipendente o assimilati. I limiti di reddito familiare hanno valore dal 1° luglio di ogni anno al 30 giugno dell’anno successivo: sono stabiliti dalla legge e rivalutati ogni anno.
I redditi del nucleo familiare che rilevano ai fini Anf, nel dettaglio, sono:
quelli assoggettabili all’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche), al lordo delle detrazioni d’imposta, degli oneri deducibili e delle ritenute erariali;
i redditi esenti da imposta;
i redditi soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva (se superiori complessivamente a 1.032,91 euro).
Devono essere considerati i redditi prodotti nell’anno precedente il periodo di validità: ad esempio, per gli assegni il cui periodo di validità parte dal 1° luglio 2018, si considerano i redditi del 2017. Per gli arretrati il cui periodo di validità parte dal 1° luglio 2017, si considerano i redditi del 2016, per quelli il cui periodo di validità parte dal 1° luglio 2016, si considerano i redditi del 2015 e così via.
Il reddito del nucleo ha valore fino al 30 giugno dell’anno successivo: in parole semplici, per gli Anf corrisposti dal 1° luglio 2018 al 30 giugno 2019 si considerano i redditi del nucleo familiare prodotti nel 2017
Fonte (https://www.laleggepertutti.it/253376_modulo-assegni-familiari#Modulo_assegni_familiari_arretrati)
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